L'ARTE DE PERLERIE SUPPIALUME
Sembra che all'inizio del 1500 un "Margaritier" (artigiani che producevano in vetro imitazioni di gemme preziose) un certo Andrea Viador inestasse nell'ormai secolare arte del "Margaritier" una innovazione: la lavorazione della canna in vetro massiccio "Lavorazione del suppialume". La lavorazione consisteva nell'uso di uno strumento formato da un grande mantice che soffiando aria sulla fiamma di una lucerna alimenta da "sego" (grasso animale) permettteva la creazione di perle di variegate forme, colori e disegni. Le perle venivano eseguivano singolarmente sciogliendo il vetro intorno ad un ferro già imbevuto di un composto di colla, calce, terra bianca di Vicenza, per impedire che si attaccasse al ferro. Il Senato della Repubblica Serenissima di Venezia nel 1528 ne approva la "mariegola" (regola dei mestieri) e riconosce: L'ARTE DE PERLERIE SUPPIALUME.

THE ART OF BLOWN-GLASS BEADS
It appears that at the beginning of the 16th Century a "Margariter" (craftsmen thatproduced glass copies of iewwels) called Andrea Viador, introduced an innovation in this age-old tradition art of the "Margariter". The manufacturing of solid glass tubes. "Lavorazione del suppialume". Beads of different shapes, colours and patterns were created by a big bellows blowing air on tha flame of an oil-lamp fueled ny "sego" (animal fat). These beads were manufactured one by one bu melting glass around a piece of iron soaked in a mixture of glue, lime and white clay from Vicenza to prevent the glass from stiking to the iron. The Senate of "Serenissima" Republic of Venice approved the "Mariegola" (rules of arts and crafts) in 1528 and acknowleged; the art of blown-glass beads "L'ARTE DE PERLERIE SUPPIALUME".